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Trento, 2 marzo 2012 All’indomani dell’intervento del leader dei Verdi trentini, Marco Boato, che ieri sull’Adige ha definito «legge truffa» la proposta presentata dal gruppo del Pd di modifica della legge elettorale per consiglio provinciale, Roberto Bombarda ha depositato un suo disegno di legge. Il consigliere provinciale dei Verdi punta ad eliminare la cosiddetta «porta girevole», ovvero l’incompatibilità tra il ruolo di assessore e consigliere che fa sì che dopo la nomina in giunta l’assessore debba lasciare «temporaneamente» il consiglio e a lui subentra un consigliere supplente, che è il primo dei non eletti. Bombarda vuole riportare gli assessori in consiglio provinciale ed eliminare la possibilità di nominare assessori tecnici. Analoghi disegni di legge sono già stati presentati dal Pdl e, in maggioranza, come iniziativa personale da Bruno Firmani (Italia dei valori), Caterina Dominici (Patt) e Margherita Cogo( Pd), che hanno firmato un testo congiunto, e poi Mario Magnani (Gruppo misto). L’Upt ha invece intenzione di depositare un disegno di legge in cui si elimina non l’incompatibilità tra consigliere e assessore ma il fatto che se un assessore si dimette o gli vengono ritirate le deleghe dal presidente ritorna in consiglio provinciale e il supplente torna a casa. Luca Zeni, capogruppo del Pd, rispondendo a Boato, che contestava il disegno di legge dei democratici che mira a introdurre soglie più alte per i partiti che si presentano all’interno di una coalizione, difende il disegno di legge ricordando che già oggi il sistema non è proporzionale puro ma c’è il premio di maggioranza «per garantire la governabilità ed evitare la frammentazione: noi ora stiamo parlando di superare almeno il 3% dei consensi».
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